
Negli ultimi anni, la figura dell’influencer ha assunto un ruolo sempre più rilevante nel panorama digitale e commerciale. Grazie ai social media, gli influencer possono raggiungere un vasto pubblico e collaborare con brand per promuovere prodotti e servizi. Tuttavia, dietro l’apparente semplicità di questa professione, vi sono importanti aspetti fiscali e previdenziali da considerare.
Chi è un influencer?
Un influencer è una persona che, attraverso contenuti digitali su piattaforme come Instagram, YouTube, TikTok e altre, esercita un’influenza sulle scelte di acquisto e sui comportamenti del pubblico. La loro attività si basa sulla creazione di contenuti sponsorizzati, affiliazioni e collaborazioni con aziende.
Gestione Fiscale dell’Attività di Influencer
Gli influencer, in base al volume di guadagni e alla tipologia di attività svolta, devono inquadrarsi correttamente dal punto di vista fiscale per evitare sanzioni e problematiche con l’Agenzia delle Entrate.
1. Apertura della Partita IVA:
– Se l’attività di influencer è continuativa e abituale, è necessaria l’apertura di una Partita IVA.
– Il codice ATECO più indicato per questa professione è il 73.11.02 (Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari).
– Gli influencer alle prime armi possono valutare il regime forfettario (fino a 85.000€ di ricavi annui), che prevede un’imposta sostitutiva al 15% (o al 5% per i primi cinque anni).
2. Tassazione:
– I redditi derivanti dall’attività di influencer sono considerati redditi da lavoro autonomo.
– Per chi non ha Partita IVA e svolge l’attività in maniera occasionale, i guadagni possono essere dichiarati come redditi diversi (con una ritenuta d’acconto del 20%).
– Superata una certa soglia di compensi annui (indicativamente 5.000€), diventa obbligatoria l’apertura della Partita IVA.
Aspetti Previdenziali
Gli influencer, in quanto lavoratori autonomi, devono iscriversi alla Gestione Separata INPS per versare i contributi previdenziali.
1. Contributi previdenziali:
– Per chi aderisce al regime forfettario, l’aliquota contributiva è del 26,23% sul reddito imponibile.
– Nel caso di redditi superiori, l’importo dei contributi varia in base ai guadagni dichiarati.
2. Assicurazione INAIL:
– Se l’attività comporta rischi specifici (es. creazione di contenuti con attrezzature professionali), potrebbe essere necessaria l’iscrizione all’INAIL.
Conclusione
L’attività di influencer offre grandi opportunità di guadagno e visibilità, ma richiede anche una gestione fiscale e previdenziale attenta. Per evitare sanzioni e ottimizzare il proprio regime fiscale, è consigliabile consultare un commercialista specializzato nel settore digitale.