La professione di sommelier offre numerose opportunità nel settore enogastronomico, sia come dipendente che come libero professionista. Se desideri intraprendere questa carriera in modo autonomo, è fondamentale comprendere le implicazioni fiscali e contributive legate all’apertura della partita IVA.

Apertura della Partita IVA per Sommelier

Per esercitare l’attività di sommelier come libero professionista, è necessario aprire una partita IVA. Questo processo può essere avviato compilando il modulo AA9/12 e presentandolo all’Agenzia delle Entrate. È consigliabile consultare un commercialista per assicurarsi di seguire correttamente tutte le procedure e scegliere il regime fiscale più adatto alle proprie esigenze.

Scelta del Codice ATECO

Il Codice ATECO identifica l’attività economica svolta. Per un sommelier, il codice appropriato finora era il 74.90.99, che corrisponde a “Altre attività professionali n.c.a.”  . Dal 1° aprile entrerà in vigore il nuovo Codice ATECO 74.99.41 , una grande conquista per i sommelier.

Regime Fiscale: Regime Forfettario

Se i compensi annuali non superano i 65.000 euro, è possibile aderire al regime forfettario, che offre diversi vantaggi:

  • Aliquota Agevolata: Imposta sostitutiva del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni in caso di nuova attività.
  • Semplificazioni Contabili: Esenzione dall’obbligo di tenuta della contabilità ordinaria e dall’applicazione dell’IVA sulle fatture.

Nel regime forfettario, il reddito imponibile si calcola applicando un coefficiente di redditività ai ricavi; per l’attività di sommelier, questo coefficiente è del 78%. Ad esempio, con un fatturato di 20.000 euro, il reddito imponibile sarà 15.600 euro (78% di 20.000 euro)  .

Contributi Previdenziali

I sommelier, non essendo iscritti a un albo professionale specifico, devono versare i contributi alla Gestione Separata INPS. L’aliquota contributiva per i liberi professionisti senza cassa è del 26,07% sul reddito imponibile .

Compatibilità con Lavoro Dipendente

È possibile esercitare l’attività di sommelier come libero professionista anche se si è già lavoratori dipendenti. Tuttavia, è importante considerare eventuali clausole contrattuali, come il patto di non concorrenza, e assicurarsi che l’attività autonoma non confligga con quella da dipendente  .

Conclusione

Diventare un sommelier libero professionista richiede attenzione agli aspetti fiscali e contributivi. Una pianificazione accurata e il supporto di un professionista esperto possono facilitare l’avvio e la gestione della tua attività in conformità con le normative vigenti.

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